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About me

C’era una volta una bambina con la frangetta di nome Costanza, per tutti Costy, sempre allegra e positiva, con gli occhietti a mandorla e già sognatrice sin dai primi anni di vita… eh sì, sembrava una di quelle principesse che prenderebbe una scaletta per raggiungere la luna!

Fashion victim in fasce, Costy voleva molto bene alla mamma e al papà, ai suoi nonni, zii, cugini ed amici, era molto affettuosa con tutti e quando nacque il fratellino 6 anni dopo, diventò una piccola mamma che invece di giocare a crescere un bambolotto, si era ritrovata ad aiutare i suoi genitori a crescere il piccolo neonato come se fosse un po’ suo.

Quando la bambina divenne grande, una signorina ormai, per qualche strana ragione iniziò a non piacersi, guardava lo specchio e non riconosceva la sua immagine, si sentiva come un’estranea nel suo corpo, aveva paura di non piacere agli altri, per questo si chiuse in se stessa in attesa che arrivasse qualcuno ad aprire il suo guscio per rassicurarla.

Un bel giorno la piccola Costy non solo iniziò a vedersi brutta, ma anche molto in carne, dall’alto dei suoi 72 kg per 175 cm di altezza e così decise di smettere di mangiare. Trascorse qualche anno oscillando tra alti e bassi, lei continuava a dimagrire e apparentemente a piacersi di più, ma in realtà, nonostante avesse raggiunto i suoi 48 kg, qualcosa continuava a non andare. E purtroppo quel qualcosa non era nei numeri, ma nella sua testolina.

Studentessa modello, responsabile, ambiziosa e perfezionista, Costanza si stava spegnendo. Non trovava più la sua autostima, aveva perso la sua luce. Non si riconosceva più. Fino al ricovero in ospedale: due settimane da dimenticare. Ma le due settimane più importanti e decisive della sua vita, quelle che l’avrebbero portata a tornare a credere in se stessa, a scoprire la passione che l’avrebbe distratta da pensieri negativi e riportata a piacersi e ad accettarsi in un corpo con cui avrebbe dovuto trascorrere il resto della sua vita: la moda.

Iniziò a giocare con abiti e colori, adottando i più svariati stili e assumendo una diversa identità in ogni outfit che creava: oppure ogni outfit era forse una sfumatura diversa della sua personalità?

Così, la bimba insicura di un tempo iniziò a lasciare spazio a una piccola donna che cresceva abbandonando pian piano le sue insicurezze e acquisendo sempre più consapevolezza del suo valore. Un piccolo fiore in mezzo al deserto aveva avuto il coraggio di sbocciare, sì, il coraggio di piacersi.

Ed eccomi qui oggi, a condividere con voi la mia storia e la mia passione, quella che mi ha salvata da un periodo buio e la stessa che spero sarà la mia scaletta per la Luna!

Se avete anche voi storie da raccontare, scrivetemi in privato e sarò felice di rispondervi. Ognuna di noi, anche la donna che crediamo perfetta, ha le sue insicurezze e imparare a piacersi dentro e fuori è il primo passo per essere belle, ma belle di una luce accecante di cui solo noi sappiamo brillare!